L’imprenditrice: “È stata una scelta difficile, complicata, molto ponderata”.
43 anni dopo aver fondato la sua maison, Alberta Ferretti dice addio alla sua posizione da direttrice creativa. Una scelta, come da sua stessa ammissione “difficile, complicata, molto ponderata“. A pochi giorni dal defilé primavera/estate 2025 presentato a Milano durante la Milano Fashion Week, la doccia fredda. Alberta Ferretti lascia Alberta Ferretti.
“Il consiglio di amministrazione di Aeffe comunica la decisione di Alberta Ferretti di lasciare la direzione creativa del brand da lei fondato“. Ma solo il brand, va sottolineato.
La Ferretti, infatti, manterrà la sua posizione di Vicepresidente del gruppo Aeffe che controlla, peraltro, Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini.
“È stata una scelta difficile, complicata, molto ponderata. Ma oggi, con serenità e consapevolezza, vi comunico la mia decisione di lasciare la Direzione Creativa del brand che ho fondato, e che porta e continuerà a portare il mio nome. Ho avuto l’incredibile privilegio di dare forma ai miei sogni, di renderli realtà. E in questo viaggio, di conoscere e collaborare con delle leggende, con dei professionisti che sono diventati anche degli amici e che mi hanno aiutato a crescere … Peter Lindbergh, Steven Meisel, Franca Sozzani, Paolo Roversi… senza di voi, il mio mondo non sarebbe stato mai lo stesso“, dichiara nella nota ufficiale.
Quale sarà il futuro del marchio Alberta Ferretti?
Come dicevamo, alcun riposo per Alberta Ferretti che manterrà un ruolo decisivo in Gruppo Aeffe nel ruolo di Vicepresidente (il Presidente, ricordiamo, è Massimo Ferretti e l’amministratore delegato, Simone Badioli n.d.r.).
Nelle prossime settimane, intanto, verrà comunicato il nome del suo successore. La nota, conclude, “Aeffe procederà ad un’attenta e approfondita analisi dei ruoli e delle funzioni dei vari dipartimenti, con l’obiettivo di riorganizzare internamente le proprie risorse umane in modo da garantire una sempre maggiore efficienza“.
Author: Stefania Carpentieri
Ho fondato Mirabilia Magazine per un clic sbagliato. Senza ragionarci e senza la consapevolezza di averlo fatto. Ho lavorato sempre per gli altri avendo poca soddisfazione. Gli anni nell'editoria legata alla moda, bastano. Ora è il momento di guardare avanti. Sono un sagittario, capirete.
