Da dimora storica di due influenti famiglie fiorentine a hotel esclusivo di lusso: Palazzo Portinari Salviati
Che Firenze sia uno scrigno di arte e cultura, non vi era ombra di dubbio. Soffermarsi sulle sue bellezze architettoniche sarebbe un dilungarsi, che nemmeno un manuale da mille pagine riuscirebbe ad includerle tutte. Qui, nella patria di Dante (esponente eccellente del Volgare Italiano), Palazzo Portinari Salviati, dimora storica di due potenti famiglie deal XIII al XVI secolo, accoglie gli ospiti in una cornice fastosa.
Dante non è una citazione casuale. La sua storia, infatti, inizia con il banchiere Folco Portinari (fondatore dell’ospedale Santa Maria Nuova), noto agli amanti della letteratura per essere il padre di Beatrice: l’amore eterno del Sommo poeta.
Nel 1456 Jacopo Salviati, marito di Lucrezia di Lorenzo de “Medici” (figlia del Magnifico Lorenzo de’ Medici) acquistò il palazzo, ampliandolo e dando un tocco di modernità. La sua famiglia e le generazioni future dei Salviati, abiteranno nei meandri dell’edificio dal 1456 al 1768. Qui, vi abitò anche Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana, figlio di Maria Salviati.
Le accoglienti sale del Palazzo Portinari Salviati hanno ospitato, lungo i tempi, personaggi illustri il re Federico IV di Danimarca, durante il suo soggiorno a Firenze nel 1709.
Durante il Regno d’Italia, precisamente nel 1865, l’edificio divenne sede del Ministero di Grazia e Giustizia; nel 1870, venne acquistato dalla Banca di Toscana che ne restò proprietaria sino al 2016. Oggi, il Palazzo è di proprietà del Gruppo LDC Hotels Italy.
Il prestigio di Palazzo Portinari Salviati
13 suite, decorate con affreschi risalenti al 1700 godono di una vista sorprendente su Santa Maria del Fiore, il Duomo di Firenze dominato dall’imponente cupola progettata da Filippo Brunelleschi.
Le camere presentano soffitti a cassettoni lignei, tipici elementi decorativi dell’arte rinascimentale. Il palazzo è un piccolo museo dove opere commissionate dai Signori, decorano spazi e pareti.
Al centro della Corte Cosimo I, si trova la statua romana loricata in marmo, al quale, successivamente, fu aggiunta la testa di Cosimo I de’ Medici. L’opera reca la firma di Michelozzo di Bartolomeo (attribuzione Pampaoloni G.). Tra gli affreschi di gran valore architettonico: : Madonna col Bambino tra i patroni di Firenze, San Giovanni Battista e San Zanobi; Stemma Serguidi; Stemma Ricciardi. Tra le altre opere: Lapide commemorativa di Rodolfo Arnoldo Burgisser; Velario (vetrata) con Allegoria dell’Abbondanza cortile degli Imperatori; Corte degli Imperatori; Lapide dedicatoria a Pietro Leopoldo che ricorda lavori settecenteschi.
All’interno della struttura, inoltre, inaugurerà a giugno un ristorante gourmet, la Chic Nonna, guidato dallo executice chef Vito Mollica (ex Four Seasons, Firenze). Di prossima apertura (8 giugno 2022), una spa con piscina riscaldata con idromassaggio, sauna, zona fitness, area relax, bagno turco e tre sale per trattamenti e rituali di bellezza.