Montane è morto all’età di 75 anni: lo stilista che meglio di chiunque altro ha saputo lavorare la pelle e ingigantire le spalle
Triste giornata, quella di 23 febbraio 2024: i media, tramite una nota ufficiale, rendono nota la dipartita di un grande stilista. È morto Claude Montane, il grande perfezionista della moda francese, designer in grado di donare leggerezza alla sua composita costruzione scultorea dei capi, lavorando sul livello delle spalle.
Ritenuto l’eterno rivale di Thierry Mugler (scomparso il 23 gennaio del 2022), Montane è stato lo stilista che meglio ha saputo interpretare le esigenze della borghesia francese e di tutto il mondo riuscendo a interpretare (e reinterpretare) i capi iconici di metà anni del ‘900 in una chiave aggressiva. Di origini composite (padre catalano e madre tedesca), nei primissimi anni degli anni Settanta inizia a costruire il suo impero attorno alla pelle. Impensabile non citare come sua firma una tinta unica nel suo mistero, il blu, più precisamente il tono del pittore Yves Klein.
Il debutto ufficiale di Claude Montane si inscrive nel ’78 dopo una lunga gavetta a Londra dove impara l’arte del gioiello e successivamente, a Parigi, come braccio destro dello stilista svedese Jean Voight, specializzato in abiti in pelle. Negli anni Ottanta riceve l’Oscar della Moda con la collezione primavera/estate 1986 realizzando un progetto ieratico dove la donna appare nelle vesti di una marziana. Nell’inverno del 1992 diventa responsabile dell’Haute Couture di Maison Lanvin per il quale riceve il meritato De D’Or per le collezioni primavera/estate 1990 – autunno/inverno 1991.
Dopo aver venduto il marchio, nel 2003 Claude Montane diventa consulente esterno del marchio, dopo aver lasciato il suo posto, nel 2002, allo stilista Stéphane Permantier.
Nel luglio 2014, è stato nominato “commandeur de l’ordre des Arts et des Lettres”.
A lui si è ispirato Alexander McQueen, citandolo in molte delle sue collezioni.