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Forme, fine dining Brescia

Forme, il nuovo fine dining di Brescia

A guidare la cucina è la chef Arianna Gatti. L’arte culinaria che trova spazio in un’antica corte

Ci troviamo nella città di Brescia, precisamente in una storica corte dell’Ottocento, finemente ristrutturata. Qui, nasce Forme: un fine dining guidato, alla cucina, dalla chef abruzzese, Arianna Gatti. La struttura gioca un ruolo d’accompagnamento alla finalità del ristorante: offrire ai suoi clienti un’esperienza culinaria che trova ispirazione dalla cucina abruzzese e che ben si concilia con la storia del posto nel quale è ospitata.

Forme. Foto aerea della corte

Dotato di un comodo parcheggio privato, Forme si trova nella prima cinta di campagna posta a sud del centro abitato di Brescia, città che con Bergamo è per il 2023 Capitale Italiana della Cultura.

La stagionalità è alla base della cucina di Forme che trova i suoi ingredienti principali coltivati nelle nostre terre con l’impegno di dare priorità ai prodotti locali. Diremmo con certezza, dunque, che il fine dining Forme presenta una cucina concreta e di sostanza. Ed è proprio la chef in persona a definire la sua cucina: “tradizionale e ricca di sapori riconoscibili; composta da piatti realizzati con tecniche funzionali e che non richiedono spiegazioni preliminari; dove il design gioca un ruolo fondamentale“.

Animella di vitello radicchio tardivo e melograno. Crediti Nicolò Brunelli
Aperitivo arrosticino. crediti Nicolò Brunelli
Un altro aperitivo del fine dining Forme di Brescia
Fining Dining Forme Brescia
Spaghetto nero aglio, olio, peperoncino e seppia sporca. Crediti Nicolò Brunelli

Il menu, oltre che dalla carta, è incentrato su due percorsi di degustazione con portate ispirate
sia al territorio abruzzese sia a quello bresciano.

Tutto da (ri)scoprire il dolce dedicato a Brescia

È una vittoria alata, il dolce protagonista del menu invernale dedicato alla città di Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023 assieme a Bergamo. La chef Arianna gatti presenta la Vittoria Alata, tra i simboli della cultura bresciana, di denominazione romana.

La (ri)scoprta Vittoria Alata

Al suo interno una mousse di litchi e cioccolato bianco con gel di lamponi e pralinato di sesamo. Il tutto valorizzato da una polvere di sesamo nero e cialde croccanti a forma di ali, che, durante gli scavi, furono ritrovate a parte.

Breve descrizione della Vittoria Alata

La Vittoria Alata è una statua bronzea risalente alla metà del I secolo d.C realizzata con la tecnica della cera persa. L’opera riproduce una figura femminile alata, che in origine doveva avere un elmo sotto il piede sinistro e, tra la mano sinistra e la gamba flessa, uno scudo in bronzo. La statua venne trovata durante gli scavi del 1826 presso le rovine del tempio capitolino di Brescia. Oggi è conservata al Parco archeologico di Brescia romana.

La mise en place. Crediti Nicolò Brunelli
La mise en place_verticale. Crediti Nicolò Brunelli
Una delle sale interne. Crediti Nicolò Brunelli

Sottoforme, il Bistrot

Al fine dining Forme e ad Atena (società proprietaria di Forme specializzata nella formazione per aziende, privati e professionisti) si affianca il Sottoforme Bistrò, guidato da Arianna Gatti, concepito per una clientela business e per situazioni più informali.

L’ospitalità

Al fine dining Forme si affianca, inoltre, l’attività recettiva con uno spazio, Atena Dolce
Vita
, che prende il nome dalle attrici del film La dolce vita di Federico Fellini. Le quattro luxury suite sono studiate in ogni dettaglio e ciascuna ha un differente stile d’arredo. Esse accolgono il cliente in un contesto unico dove il lusso è improntato su privacy, esclusività e design. Sono in grado di offrire ogni comfort possibile e nella prenotazione è inclusa anche la prima colazione.

Arianna Gatti, la chef del fine dining Forme di Brescia

Arianna Gatti è la chef di Forme. Nata nel 1991 a Forme, una frazione di soli cinquecento abitanti del comune di Massa d’Albe (AQ) nel cuore dell’Abruzzo, dopo un periodo di formazione e lavoro a Roma, nel 2013 si è diplomata al 18° Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA.

Chef Arianna Gatti. Crediti Nicolò Brunelli

Nello stesso anno ha svolto uno stage al ristorante di Paolo Teverini a Bagno di Romagna (FC) e ha quindi prestato servizio, a Bologna, dai fratelli Leoni.
Alla fine del 2013 è entrata a far parte del team del Miramonti l’Altro, il ristorante due stelle Michelin di Concesio (BS): qui ha prestato servizio come sous-chef in una brigata composta per la maggior parte da giovani donne. La guida Identità Golose, per l’edizione 2020, le ha assegnato il premio “Migliore sous-chef”

Stefania Carpentieri
Author: Stefania Carpentieri

Ho fondato Mirabilia Magazine per un clic sbagliato. Senza ragionarci e senza la consapevolezza di averlo fatto. Ho lavorato sempre per gli altri avendo poca soddisfazione. Gli anni nell'editoria legata alla moda, bastano. Ora è il momento di guardare avanti. Sono un sagittario, capirete.

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