Our website use cookies to improve and personalize your experience and to display advertisements(if any). Our website may also include cookies from third parties like Google Adsense, Google Analytics, Youtube. By using the website, you consent to the use of cookies. We have updated our Privacy Policy. Please click on the button to check our Privacy Policy.
Giulia De Ramundo - food photography

Giulia De Ramundo: l’astro nascente della food photography

Salentina, giovane, creativa e anche caparbia. Oggi, dopo diverse porte sbattute in faccia, Giulia ha sempre la valigia a portata di mano, pronta a viaggiare da Nord al Sud del nostro Paese per soddisfare i suoi clienti

Pop e intuitiva, la fotografia di Giulia si lascia asservare piacevolmente. Astro nascente della food e product photography, la De Ramundo corre a passo spedito nella carriera del clic: un mondo sempre più attrattivo e attraente, dove la concorrenza è spietata. Ma come insegna Giulia, la passione resterà tale se non supportata da studio e duro lavoro.

Giulia, parlaci un po’ di te.

Sono Giulia, classe ’97, sono di origine salentina ma da sempre vivo nella mia amata Rimini e sono fotografa freelance nel settore Food & Product.

Quando ha inizio la tua passione per la fotografia?

Sin da bambina sono amante dell’arte, adoro disegnare, dipingere e sono un’attenta osservatrice, amo scovare il bello dietro ogni cosa. La mia storia inizia nel 2018, spinta dalla voglia e necessità di dare sfogo ai pensieri e alla mia vena creativa. Inizio così a documentarmi, fare i primi corsi e studiare da autodidatta. Per anni, quando la sera rientravo a casa dall’ufficio, dopo cena finivo puntualmente sui libri, leggevo manuali, proseguivo con i corsi, studiavo tutto ciò che non sapevo.

Nel 2020 arrivano inaspettatamente i primi lavoretti non retribuiti, mi dilettavo a creare contenuti per clienti. Proseguo a saltelli su questa strada fino a gennaio 2022, in quell’anno ho portato a casa tre clienti e parecchie porte in faccia. Spinta dalle mie idee e dalle mie sensazioni, decido così che non avrei più accettato lavori non retribuiti ma avrei iniziato seriamente a trasformare la fotografia in un secondo lavoro. Continuo a studiare come una matta, sistemo in autonomia il sito web, inizio a mandare settimanalmente mail di presentazione alle aziende e ristoranti, qualcosa si smuove ma non eccessivamente.

Gli ultimi giorni dell’anno faccio sempre un resoconto di ciò che è successo, delle vittorie, delle sconfitte e depenno dalla lista. Per il 2023 mi ero ripromessa di cambiare la situazione, di fare il salto, di trovare la vera strada di Giulia. A gennaio inizio a progettare, mandare infinite mail, lasciare bigliettini da visita e spingere la mia attività attraverso i social. A fine gennaio, inaspettatamente, qualcosa cambia; richieste di preventivi, nuovi contatti, proposte lavorative, non riuscivo a incastrare tutto. Nel giro di un mese la situazione stava mutando e crescendo sempre più, vedevo il duro lavoro di tutti questi anni che stava prendendo vita.

A fine febbraio ho trovato dentro me un coraggio che non pensavo di avere. Nella mano destra avevo la mia passione, i sacrifici, l’impegno, la costanza; nella mano sinistra la paura di fallire, di prendere la decisione sbagliata e ritrovarmi con un pugno di mosche. Così, mi sono buttata, ho lasciato il mio primo lavoro. Dopo questa decisione ho sentito un senso di pace incredibile e nei mesi successivi la mia vita è cambiata radicalmente. Da inizio marzo ad oggi ho iniziato a lavorare a tempo pieno come fotografa freelance, ho perso il conto di quanti aerei e treni ho preso, ho visitato nuove città, nuovi stati e nuove realtà, portato a casa tante vittorie e soddisfazioni, creando la mia indipendenza lavorativa, gestendo il mio tempo e facendo ciò che amo.

Scatto per azienda vitivinicola Marulli
Cibo e fotografia, connubio perfetto: cosa ti ha spinto a specializzarti in questo campo?

Ho sempre apprezzato tutto ciò che riguarda il mondo Food, da piccola i miei genitori mi hanno sempre coinvolta in cucina e, da brava forchetta, mi piace proprio mangiare, assaggiare nuovi piatti, vado in estasi quando sono a tavola. Quando ho iniziato a fare fotografia, avevo necessità di allenarmi e dovendo incastrare impegni/lavoro, ho iniziato a scattare con quello che avevo in casa. Dopo poco tempo ho scoperto un amore per la fotografia Food; il cibo, che sia frutta, verdura, dolce o salato, offre milioni di dettagli, colori, forme particolari e ai miei occhi è affascinante. Osservo attentamente quello che ho davanti, per me è adrenalina pura. Ecco, forse questa è la sensazione più azzeccata per descrivere l’esplosione chimica che avviene nella mia mente e nel mio cuore quando si tratta della fotografia.

Giulia De Ramundo. Food Photography
Caravan Park
Ti ispiri a qualcuno in particolare?

Come ogni artista, ho i miei pilastri di riferimento. La tipologia di fotografia che tratto è una fotografia fortemente comunicativa, colorata, brillante e vivace. Ho attraversato vari periodi artistici e sperimentato vari stili. L’influenza artistica che emerge di più è sicuramente la Pop Art; a scuola impazzivo per quei colori, quel modo inusuale di rappresentare gli oggetti, le ripetizioni, la voglia di far incontrare le persone comuni, popolari, con l’arte. Mi affascinano molto alcuni fotografi australiani, inglesi e americani che hanno una visione artistica come la mia e studio attentamente i loro lavori.

I cantucci pop di Giulia
Da circa tre anni collabori con diversi brand del settore: con quale marchio hai debuttato e per quale etichetta ti piacerebbe lavorare?

Nel corso degli anni ho avuto il piacere di lavorare con diversi brand, come dicevo prima, inizialmente ho preso qualche piccolo incarico non retribuito e successivamente ho preso la decisione di iniziare a lavorare seriamente con la fotografia. Il primo marchio che ha creduto fortemente in me e con cui lavoro tuttora è Bowlpros; loro hanno visto qualcosa in me e nella mia fotografia, mi hanno dato fiducia e sono stati fondamentali nella mia crescita lavorativa, negli anni si è creato un rapporto lavorativo speciale e non smetterò mai di ringraziarli. 

Sogno ad occhi aperti ma sempre con i piedi per terra. Un domani mi piacerebbe lavorare con etichette importanti, conosciute a livello nazionale, potrebbe essere un’occasione preziosa per la mia formazione e lavorare con realtà ben strutturate.

L’insalata che è una vera Pop Art
I tuoi tutorial sui social sono super seguiti: perché condividere i tuoi segreti con il pubblico che ti segue?

Questa domanda mi è stata fatta diverse volte, cercherò di essere molto esaustiva. Quando mi sono affacciata al mondo della fotografia, ho provato più volte a chiedere “aiuto” a professionisti e persone che reputavo tali, ma nella maggior parte dei casi la risposta era un muro impossibile da abbattere. Una grossa parte delle persone che mi seguono sono alle prime armi come lo sono stata io, mi rivedo in loro e non posso assolutamente ignorare le loro domande e richieste di consigli, perché so cosa significa essere messi da parte. 

I miei contenuti mirano proprio a questo, mostrare alle persone cosa c’è realmente dietro ad una foto, capirne il processo creativo, mostrare qualche trucchetto del mestiere. Quando pubblico un reel/post che trattano temi fotografici, sto divulgando e donando delle informazioni che ho acquisito nel tempo ma che non ho inventato io, queste nozioni sono alla portata di tutti. Inizialmente provavo rabbia quando vedevo altri fotografi che copiavano alla perfezione i miei contenuti, poi nel tempo ho  capito che fa parte del gioco. Non mi spaventa l’idea di “regalare informazioni” o di poter dare materiale ai miei competitor, quello che fa la differenza è l’esperienza, il mio modo di comunicare, la sensibilità, il mio carattere e la passione.

Il beauty di Giulia è … Bigoodino
Giovane ma già con le idee chiare: hai già in mente quale sarà il tuo prossimo obiettivo lavorativo?

Sicuramente mi piacerebbe continuare in questa direzione e fare tanta esperienza, un’idea che mi sta stuzzicando nell’ultimo periodo ed è argomento di molte richieste è la creazione di un workshop offline e realizzare un corso sulla Product Photography. Non so esattamente come e quando, ma questo potrebbe essere il prossimo step lavorativo.

KS
Cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa carriera?

Consiglio fortemente di studiare, formarsi continuamente, non avere paura di chiedere a chi ha più esperienza e credere in se stessi. Quando lavori con l’arte ti ritrovi anche ad affrontare momenti di “down” o di scontrarti con i “blocchi creativi”, il segreto è non farsi abbattere, liberare la mente e trovare nuovi stimoli. La fotografia richiede impegno e costanza, metteteci il cuore!

Puoi seguire Giulia sulla sua pagina IG

www.giuliaderamundo.com

Stefania Carpentieri
Author: Stefania Carpentieri

Ho fondato Mirabilia Magazine per un clic sbagliato. Senza ragionarci e senza la consapevolezza di averlo fatto. Ho lavorato sempre per gli altri avendo poca soddisfazione. Gli anni nell'editoria legata alla moda, bastano. Ora è il momento di guardare avanti. Sono un sagittario, capirete.

Related Posts

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.