La sfilata è attesa il 17 giugno prossimo all’interno del calendario ufficiale della Milano Moda Uomo primavera/estate 2025
Sabato De Sarno porta la sua Gucci Uomo alla Triennale di Milano. Con la scelta di Triennale Milano, Gucci “rende omaggio alla tradizione italiana che accomuna il Museo e la Maison, nella quale convergono artigianato, innovazione e raffinatezza estetica, nonché al panorama culturale milanese, sottolineando il ruolo della Triennale come dinamico luogo di incontro“.
Perché proprio la Triennale di Milano?
È un legame che pare essere indissolubile: quello con la cultura. Da sempre, la maison nel board di Kering, trainante dei profitti sotto l’egemonia di Alessandro Michele, oggi in Valentino, ha saputo coniugare glamour e arte con una visione su essa a 360°. Ai tempi di Michele, si parlò di mecenatismo culturale; l’azienda, infatti, ha promosso restauri e mostre a partire da Gucci ArtWall e Gucci Garden. Nel 2019 Gucci ha sostenuto Il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia; impossibile, inoltre, non citare il restauro della Rupe Tarpea quando, in occasione, venne presentata la collezione Cruise 2020 nei Musei Capitolini. La scelta di sfilare alla Triennale di Milano, dopo lo show londinese per la Crociera 2025 al Tate Modern di Londra, “tiene fede alla tradizione della maison di intessere legami tra moda e istanze di confronto culturale“.
La Famiglia Bernocchi
Per la Triennale di Milano, tutto ha inizio nel 1923 e più precisamente, a Monza con la prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative. Monza con la sua fiorente attività industriale è il metro di misura per captare e raccontare il dinamismo dell’era industriale post bellica. Solo dieci anni dopo, la Triennale si sposta a Milano nel nuovo Palazzo dell’Arte a seguito della donazione della Famiglia Bernocchi. Nel 1930, Antonio, Michele e Andrea Bernocchi doneranno al Comune di Milano cinque milioni di lire per la costruzione del palazzo dell’Esposizione Triennale Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell’Architettura Moderna. La struttura sarà inaugurata nel 1933 e denominata “Palazzo Bernocchi”.
Nel corso del Novecento, in Triennale si sono intercorsi grandi artisti come De Chirico, Sironi, Campigli e Carrà; Fontana, Baj, Martini, Pomodoro, de Chirico, Burri, Merz, Paolini e Pistoletto. La Triennale di Milano, che non si è sottratta nemmeno al tema del disegno industriale, è luogo deputato per raccontare le lunghe fasi storiche dell’arte contemporanea italiana e internazionale.