Nel valzer di poltrone c’è chi alloggia e chi sloggia: lo sanno bene Walter Chiapponi e Gabriela Hearst. I loro destini potrebbero presto incrociarsi
Poche sono state le storie d’amore che hanno ammortizzato lo scorrere del tempo e, soprattutto, sono riuscite a interpretare le rivoluzioni socio-culturali rimanendo fedeli all’heritage del marchio. Quello di Gabriela Hearst è l’ultima danza con Chloè ma per la stilista uruguayana si potrebbero aprire presto le porte di Tod’s dopo l’addio di Walter Chiapponi al marchio. Nulla di confermato ma è per vivavoce di Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod’s Group, che si può interpretare una nomina a favore della designer: “È un’amica”.
Vent’anni in Gucci, poi, l’out-out: o si fa come diciamo noi oppure, cari saluti. Il rifiuto categorico e l’addio annunciato attraverso i social: Alessandro Michele è l’ultimo re del fashion design a essere destituito; diciamo pure che è il “regnante ad abdicare” a far più rumore. Nel 2023, a dire il vero, a lasciare l’incarico da direttore creativo (consensualmente o no) sono stati: Jeremy Scott per Moschino, Serhat Isik e Benjamin A. Huseby per Trussardi; Bruno Sialelli per Lanvin, Charles de Vilmorin per Rochas, Rhuigi Villaseñor per Bally, Ludovic De Saint Sernin per Ann Demeulemeester. Tutto questo può essere tradotto in una sola frase: tutti sono utili ma nessuno è necessario; e lo sa bene Michele che dopo aver trainato gruppo Kering con fatturato in positivo, ora si gode le sue meritate vacanze.
La collezione Chloé SS24
Il futuro della Hearst non è stato ancora scritto ma dovrebbe mancare poco prima di sapere cosa sarà di lei. Intanto, durante la Paris Fashion Week primavera/estate 2024, disegna una collezione per Chloé con il solito stile country danzante, con abiti floreali, ricchi di volants. “Il fiore – si legge sui social – è un simbolo di coscienza, e per Gabriela Hearst, la coscienza è il quarto e ultimo ingrediente per raggiungere il successo climatico – una filosofia che è al centro della sua collezione primavera-estate 2024 Chloé. Una tridimensionalità che si scontra (ma ci convive perfettamente) con i look androgini fatti di biker jacket che non perdono la loro femminilità grazie alle maniche a prosciutto. Insomma, in riva della Senna, la femminilità folk è la prerogativa delle francesi per la collezione primavera/estate 2024.
Le foto utilizzate provengono dalle pagine Social di Chloé